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Sostenibilità: sfida o presupposto?

Sostenibilità: sfida o presupposto?

Sostenibilità e azienda 9 Ago 2022 di Staff

Solo un paio di anni fa su un grattacielo di New York è comparsa l’installazione Climate Clock. Questo grande orologio, che presentava la scritta “The Earth has a deadline”, ovvero “La Terra ha una scadenza”. In occasione della Climate Week, è diventato un conto alla rovescia che indicava il tempo rimanente per la vita del nostro Pianeta. 

(fonte: climateclock.world)

Il tempo segnato sull’installazione newyorkese non lasciava spazio a dubbi: al nostro Pianeta mancano sette anni prima di arrivare a una strada senza uscita. Con precisione si stima che, se le cose non cambiano in fretta prendendo una piega nettamente diversa rispetto a quella presa in questi ultimi decenni, il countdown scadrà nel 2028.

A confermare tutto questo sono i dati emersi pochi giorni fa in occasione dell’Overshoot day. Questo giorno indica l’esaurimento ufficiale delle risorse che la Terra è in grado di generare nell’arco di 365 giorni e che arriva, purtroppo, sempre prima che finisca l’anno in corso. 

Infatti quest’anno in Italia l’Overshoot day è arrivato il 15 Maggio, mostrando la scioccante realtà che se tutti i Paesi vivessero come noi servirebbero 2,7 Pianeti, con la stessa quantità di risorse, per poter sostenere i nostri bisogni. Purtroppo di Terra ne abbiamo solo una e per questo dobbiamo imparare a rispettarla come merita.

Davanti a questa drammatica verità diventa ancora più centrale il tema della sostenibilità e si rinnova l’esigenza di intervenire con tempestività prima che sia veramente troppo tardi, bisogna cambiare le rotte di comportamento di singoli e imprese. 

Nel seguente articolo vogliamo approfondire quanto la sostenibilità possa rappresentare per le aziende una sfida, ma allo stesso tempo anche il presupposto senza il quale lo sviluppo delle stesse non sarebbe più possibile. 

La sostenibilità come sfida

Il sistema capitalistico è il principale colpevole delle condizioni disastrose in cui versa oggi la Terra ma i più illuminati, come dichiarato da Paul Auster in un’intervista, capiranno che il problema non è tanto del Pianeta e del suo crescente deterioramento ma anche e soprattutto dell’uomo, il vero soggetto da salvare

In questo contesto ad essere chiamate in causa con frequenza sono le realtà imprenditoriali, dalle più grandi alle più piccole, senza distinzione. È proprio a loro che ci si rivolge e alle quali si chiede di accettare la sfida di adottare comportamenti sostenibili sotto ogni punto di vista: ambientale, sociale ed economico

Utilizziamo il termine sfida perché alle imprese si chiede di ripensare i processi di sviluppo in ottica sostenibile e questo significa fare uno sforzo sia in termini economici che cognitivi, perché ogni azienda deve comprendere “quali” strategie sostenibili applicare e soprattutto “come” applicarle. Le realtà aziendali devono comprendere come fare più con meno, ovvero come trarre maggiori vantaggi e benefici dalla trasformazione sostenibile sfruttando sempre meno le risorse della Terra. 

Inoltre, la sostenibilità può essere intesa come una sfida per le imprese perché per raggiungere i risultati elencati dall’Agenda 2030, non è sufficiente adeguarsi alle esigenze di stakeholder, fornitori e clienti ma è necessario iniziare una trasformazione, dall’interno, della cultura aziendale. Da qui nasce la difficoltà più grande, ovvero far coincidere i tempi dilatati di sedimentazione della sostenibilità nella cultura aziendale con la necessità di agire tempestivamente. 

La sostenibilità come presupposto

La sostenibilità fa bene all’ambiente e alla crescita delle imprese. Sarà infatti proprio quest’ultima il presupposto necessario per l’evoluzione delle aziende.  Infatti, le imprese che perseguono gli obiettivi dell’Agenda 2030 avranno performance complessive, in termini di generazione di valore, nettamente superiori rispetto a quelle che decideranno di rimanere ancorate a un vecchio modo di fare impresa. 

Sempre più imprese, grandi, medie o piccole che siano, infatti, stanno maturando una nuova cultura aziendale proiettata a un senso di responsabilità e di condivisione di valori più alti e orientati a uno sviluppo sostenibile. Tutto questo è confermato dalla proliferazione della condivisione dei bilanci di sostenibilità da parte delle aziende, le quali stanno mostrando un impegno nuovo per centrare con più concretezza gli obiettivi di sviluppo sostenibile. 

È ovvio che in questo nuovo scenario anche le imprese che ancora non hanno incluso nella loro cultura aziendale e nelle loro strategie di business la sostenibilità stanno prendendo sempre più consapevolezza di quanto questa rappresenti un vantaggio competitivo non indifferente ma soprattutto un presupposto necessario per “rimanere in gioco” sul mercato. 

A sottolineare l’importanza della sostenibilità per le imprese è anche il cambiamento e la presa di coscienza dei consumatori, i quali sono sempre più attenti ad acquistare prodotti sostenibili. Per questo oggi la sostenibilità rappresenta il presupposto senza il quale il continuo sviluppo e la crescita delle imprese non sarebbe più possibile o comunque in un imminente futuro, non lo sarà più. 

Purtroppo, nonostante l’importanza e la serietà del tema non mancano esempi di greenwashing. Purtroppo ancora frequente tra le imprese, questo fenomeno consiste nel comunicare un’immagine positiva di sé sul piano socio ambientale, mettendo in evidenza le cose buone (magari poche e superficiali) che si fanno, e glissando su tutte quelle buone che non si stanno facendo e quelle cattive che si continuano a fare (magari molte e di forte impatto negativo). Lo scopo è sfruttare la sostenibilità come leva reputazionale competitiva, senza però affrontare effettivamente nessuno sforzo economico e/o cognitivo che sia davvero adeguato e commisurato alla gravità della situazione in atto e alle responsabilità che si hanno.. 

Consigli per un percorso verso la sostenibilità

Ecco alcuni consigli che le imprese possono seguire per poter iniziare un percorso orientato alla sostenibilità:

1.Sviluppare un’analisi dell’impatto ambientale dei beni e dei servizi per capire quali sono gli elementi critici e come è possibile intervenire.

2. Mettere in atto azioni per migliorare le prestazioni energetiche degli edifici.

3. Ascoltare le esigenze dei consumatori sempre più orientati alla sostenibilità con prodotti e servizi ad hoc.

4. Coinvolgere i dipendenti nell’impegno dell’azienda in ottica sostenibile: questo passaggio è fondamentale per iniziare ad attuare un cambio di mindset, anche attraverso corsi di formazione e incentivi, ma soprattutto attraverso cambiamenti di processi e pratiche. Perché no? Anche premiando i comportamenti più virtuosi in ambito sostenibile. 

Conclusioni

La conclusione che possiamo trarre è, innanzitutto, che la sostenibilità è sia una sfida che un presupposto di sviluppo per le imprese. 

È una sfida perché il percorso che le imprese devono intraprendere e le azioni che devono mettere in campo per essere sostenibili sono impegnativi e possono richiedere tempi anche lunghi. Inoltre, non è sicuramente semplice cambiare i paradigmi aziendali e il modo di fare impresa, a maggior ragione in un periodo storico come quello attuale che ha portato già numerose imprese ad attraversare un periodo di forte crisi. 

In secondo luogo, la sostenibilità rappresenta anche un presupposto per lo sviluppo delle imprese perché i mercati stanno cambiando, le esigenze dei consumatori si stanno evolvendo e il Pianeta è sempre più in sofferenza. Davanti a simili cambiamenti, le imprese non possono far altro che entrare nel flusso della trasformazione sostenibile e esserne parte integrante, per poter continuare a crescere ma soprattutto a esistere

Per le imprese quindi la sostenibilità non è né solo una sfida, né solo presupposto, è entrambe le cose

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