Società Benefit: un fenomeno in costante aumento
Si sente sempre più spesso parlare di Società Benefit e ogni giorno vediamo il proliferare di queste società. Perché questo fenomeno è in costante aumento? Cosa sono le Società Benefit?
Ti rivolgo una domanda: quante volte ti sarà capitato di navigare su un sito web di un’azienda, magari di quel negozio di abbigliamento vicino casa o del ristorante dove spesso vai a mangiare e di leggere accanto al nome dell’azienda l’acronimo “SB”?. Il significato dell’acronimo sta per Società Benefit, questo vuol dire che il negozio di abbigliamento dove spesso acquisti i tuoi abiti o il ristorante in cui ti ritrovi a passare delle serate in compagnia o a gustare quel piatto che tanto ti piace, oltre a perseguire lo scopo di lucro, ovvero guadagnare utili dall’attività, persegue lo scopo di beneficio comune. Tutto chiaro? Forse no, perché il concetto è molto più ampio ed è opportuno approfondirlo meglio.
Ecco perché nel seguente articolo vogliamo aiutarti a comprendere cosa si intende quando parliamo di aziende che hanno scelto di diventare Società Benefit e soprattutto come mai questo nuovo modo di fare impresa sta prendendo piede in maniera costante.
Società Benefit: scopriamole insieme
La Società Benefit è un nuovo modo di fare impresa. Cosa intendiamo con questa espressione? Innanzitutto, distinguiamo le organizzazioni in profit, no profit e Società Benefit.
Le prime sono tutte quelle aziende che hanno come unico scopo quello di lucro, ovvero di trarre degli utili, un guadagno, per meglio intenderci, dall’attività che svolgono.
Le seconde sono invece tutte quelle organizzazioni senza scopo di lucro che svolgono attività di utilità sociale senza ricavare alcun profitto, o più precisamente senza che i guadagni vengano suddivisi tra i soci.
Infine, le Società Benefit, rappresentano quel “nuovo modo di fare impresa” a cui abbiamo fatto cenno all’inizio di questo paragrafo. Infatti, vengono definite Società Benefit tutte quelle imprese che perseguono un duplice obiettivo, ovvero quello di trarre profitto dall’attività svolta e, allo stesso tempo, quello di attuare diverse azioni che possano giovare al benessere della comunità, dei lavoratori e dell’ambiente. Per comprendere ancora meglio torniamo all’esempio del ristorante vicino casa che abbiamo scoperto essere Società Benefit. In questo caso il proprietario del ristorante, oltre a ricavare degli utili dalla sua attività, metterà in atto una serie di azioni finalizzate a raggiungere benefici socio ambientali, come ad esempio acquistare solo prodotti “a chilometro zero” per limitare l’inquinamento generato dai mezzi che percorrono tanti Km per portare la merce dal luogo di produzione al suo ristorante. Questo ovviamente è solo un esempio delle tante azioni che un’impresa, che sia essa di piccole, medie o grandi dimensioni, può mettere in atto per contribuire a quello che definiamo bene comune.
Inoltre, anche se non è indispensabile al fine di comprendere cos’è una Società Benefit, lo sapevi che l’Italia è stata il primo Stato in Europa ad aver introdotto, grazie alla Legge di Stabilità del 1 Gennaio 2016, questa nuova modalità imprenditoriale?
Vediamo nel paragrafo successivo come si diventa Società Benefit e quali sono le azioni concrete da mettere in atto per la trasformazione.
Come si diventa Società Benefit
Come si diventa Società Benefit? Questa è sicuramente una delle domande più frequenti di chi si affaccia per la prima volta a questo mondo.
Ovviamente non bastano le buone intenzioni affinché si possa degnamente entrare nell’ormai ampio panorama delle Società Benefit.
Come abbiamo già accennato precedentemente, una società che voglia trasformarsi in Benefit, che sia un’azienda già costituita o di nuova costituzione, deve impegnarsi a perseguire obiettivi che abbiano un impatto positivo su lavoratori, stakeholder, società e ambiente. Quindi è sufficiente l’impegno? La risposta è no: per quanto già questo di per sé sia lodevole, non basta per diventare SB (Società Benefit). Infatti, una volta deciso di volere agire positivamente con la propria attività e quindi perseguire un beneficio comune, è necessario attuare azioni concrete, darsi e raggiungere obiettivi.
Tra i requisiti necessari per diventare SB, l’azienda deve indicare nel proprio oggetto sociale le aree nelle quali intende perseguire il beneficio comune, e nominare un soggetto responsabile dell’impatto (o anche più di uno in caso di grandi aziende) che ha il compito di far sì che la società persegua concretamente gli obiettivi descritti nell’oggetto sociale e di redigere un report annuale, da allegare al bilancio e da rendere pubblico sul sito aziendale, che ha lo scopo di monitorare i risultati delle attività sostenibili implementate dall’azienda e di stabilire nuovi obiettivi.
Per valutare l’impatto sostenibile dell’azienda si prendono in considerazione 4 aree principali che sono:
- governance
- lavoratori
- ambiente
- comunità e portatori d’interesse
Quindi possiamo dire che per trasformare una società in SB non è sufficiente che l’azienda abbia buone intenzioni, ma è necessario dichiarare gli obiettivi sostenibili che si intendono perseguire e soprattutto, tramite il bilancio annuale, valutare se effettivamente siano stati raggiunti, per descrivere l’impatto sociale e ambientale generato dall’impresa con le sue azioni.
Società Benefit e benefici fiscali
Diventare Società Benefit richiede un evidente sforzo sia in termini cognitivi che economici. Cognitivi perché le imprese devono considerare quali azioni mettere in atto per perseguire il beneficio comune e dare a queste la necessaria priorità, economici perché ci sono degli effettivi costi da sostenere come quelli notarili o di iscrizione nel registro delle imprese per la costituzione o trasformazione in SB, senza escludere le eventuali spese inerenti all’assistenza e alla consulenza.
Alla luce di quanto abbiamo appena descritto, un tema caldo per i titolari d’azienda riguarda proprio il riconoscimento di vantaggi economici. Alle imprese che decidono di intraprendere questo percorso verso la sostenibilità sono riconosciuti dei benefici fiscali?. La risposta è ‘NI’, cioè un po’ SI e un po’ NO.
“Si” perchè a partire dal 2020 lo Stato riconosce alle SB un credito d’imposta pari al 50% dei costi notarili e di consulenza sostenuti per la costituzione o trasformazione. Per quanto riguarda il credito d’imposta, con la conversione in legge n. 91 del 15 luglio 2022 del decreto Aiuti (D.L. n. 50/2022) è stata prorogata al 31/12/2022 la scadenza per godere del rimborso del 50% dei costi sostenuti per la trasformazione in Società Benefit.
Il credito d’imposta ha lo scopo di aiutare tutte quelle imprese che decidono di attuare in modo continuativo comportamenti sostenibili per la società e per il Pianeta.
“No” perchè al momento le Società Benefit non godono di nessuna condizione di favore riguardo al trattamento fiscale e contributivo delle normali attività. Va rilevato che tutti i costi sostenuti per le attività di bene comune che rientrano nell’estensione dell’oggetto sociale, sono ovviamente deducibili.
Quindi non si diventa Società Benefit con l’obiettivo di pagare meno tasse o meno contributi.
Perché stanno proliferando le Società Benefit?
Negli ultimi anni, soprattutto dopo la pandemia, in Italia abbiamo assistito ad un aumento costante delle Società Benefit. Di seguito andiamo a vedere alcuni dati davvero sbalorditivi e cerchiamo di comprendere insieme cosa ha portato alla crescita di questo fenomeno.
La ricerca pubblicata da Assobenefit e InfoCamere ha evidenziato che a Marzo 2022 le Società Benefit erano 1.922. Questo dato, di per sé già molto interessante, ha svelato una realtà ancora più intrigante: infatti, se nel periodo pre pandemia le SB in Italia erano poco più di 500, queste, nel biennio 2020/2022, sono quadruplicate mostrando un incremento davvero straordinario.
Di queste aziende la maggior parte sono imprese già costituite e che quindi hanno deciso di intraprendere una trasformazione in Società Benefit, mentre le rimanenti, anche se in quota minore, sono start-up e aziende di nuova costituzione. I dati della ricerca pubblicata da InfoCamere hanno inoltre mostrato che oltre il 97% delle società sono costituite come società di capitali e più di metà, ovvero 976 su 1.922, operano nel campo dei servizi. A seguire abbiamo poi il settore della manifattura e del commercio. Inoltre, a livello territoriale la Lombardia ospita un terzo delle Società Benefit con ben 661 SB presenti sul territorio, seguita dal Lazio con 216 Società Benefit e dal Veneto con 191 SB.
Mauro Del Barba, presidente di Assobenefit, in merito all’aumento delle SB ha dichiarato che i numeri raggiunti sono lampanti e dimostrano una crescita costante del nuovo modo di fare impresa. Infatti, a pochi mesi dai dati pubblicati da InfoCamere, ad oggi il numero delle Società Benefit presenti lungo la penisola è quasi a quota 3.000, a conferma che la crescita delle SB continua ininterrotta.
Sono dati veramente interessanti, che attestano la marcata crescita di queste realtà, ed è proprio davanti a questi numeri che una domanda sorge spontanea. Quali sono i motivi o le ragioni che hanno spinto sempre più imprese, dalle più grandi alle più piccole, da quelle già costituite a quelle di nuova costituzione, a evolversi in SB?
Sicuramente tra i fattori che hanno contribuito alla crescita costante di questo fenomeno vi è l’Agenda 2030, il programma sottoscritto dai 193 Paesi membri delle Nazioni Unite con i suoi 17 obiettivi porta l’attenzione sulle questioni ambientali e sociali e chiede la partecipazione concreta non solo dei Paesi ma anche delle imprese, dei singoli e dell’intera società. Questo indica che, per rispondere a quanto il mondo sta chiedendo, è necessario introdurre nel proprio modo di fare impresa misure concrete per affrontare le difficili sfide ambientali e sociali.
Ovviamente non mancano le critiche di chi afferma che l’inaspettato e costante aumento delle Società Benefit sia dettato da operazioni di facciata con l’unico scopo di agire a favore dell’immagine aziendale o ancora c’è chi afferma che molte aziende iniziano il percorso di trasformazione in SB con l’unico scopo di godere del vantaggio competitivo riconosciuto alle imprese che si avvicinano a temi quali la sostenibilità ambientale e le problematiche sociali. C’è chi crede anche che la proliferazione delle SB sia nient’altro che un modo di seguire la moda e che in questi casi la trasformazione non sia dettata da convinzioni profonde e intime.
Se non possiamo conoscere le reali motivazioni che spingono oggi le aziende ad evolversi in Società Benefit, quello che è importante ricordare è che non c’è più tempo da perdere, e questo nuovo modo di fare impresa permette di agire concretamente per il bene della società tutta e del nostro Pianeta .