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Earth Overshoot Day: la sfida del sovrasfruttamento delle risorse planetarie

Earth Overshoot Day: la sfida del sovrasfruttamento delle risorse planetarie

Sostenibilità 25 Lug 2024 di Staff

In questo articolo parliamo di:

  • Come si calcola la data dell’Overshoot Day
  • Recuperare è ancora possibile: alcune soluzioni
  • Misure su larga scala e individuali per ritardare l’Overshoot Day

L’1 agosto 2024 segnerà un momento importante per tutto il mondo. È infatti l’Earth Overshoot Day (anche detto Overshoot Day), il giorno dell’anno in cui l’umanità esaurisce le riserve di risorse naturali che la Terra è in grado di rigenerare in un anno intero. Quest’anno, l’Overshoot Day cade un giorno prima rispetto al 2023. Ogni giorno dopo questa data rappresenta un periodo di deficit ecologico, in cui continuiamo a vivere a debito con il nostro pianeta.

Nella pratica questo significa che, in poco più di sette mesi, l’umanità ha consumato una quantità di risorse naturali che dovrebbe essere utilizzata nell’arco di dodici mesi. Questo consumo eccessivo non è sostenibile a lungo termine e mette a rischio la capacità del nostro pianeta di supportare la vita umana e la biodiversità.

Chi decide quando cade l’Overshoot Day? E in che modo viene calcolato? Ne parliamo in questo articolo: continua a leggere per approfondire.

Come si calcola la data dell’Overshoot Day

Chi stabilisce l’Overshoot Day è il Global Footprint Network, l’organizzazione internazionale per la sostenibilità con l’obiettivo di “aiutare il mondo a vivere entro i mezzi della Terra e a rispondere al cambiamento climatico1.

Il calcolo per stabilire la data esatta si basa sul confronto tra l’impronta ecologica globale e la biocapacità della Terra2. L’impronta ecologica misura la domanda di risorse naturali da parte dell’uomo, considerando fattori come l’uso di terre coltivate, pascoli, foreste e risorse marine, oltre alle emissioni di carbonio. 

Come riportato dallo stesso Global Footprint Network, “l’impronta ecologica  è la metrica di contabilità delle risorse biologiche più completa disponibile”. 

La biocapacità, invece, rappresenta “la capacità degli ecosistemi terrestri di rigenerare quelle risorse e di assorbire i rifiuti, in particolare le emissioni di CO2”. Quando l’impronta ecologica supera la biocapacità, entriamo in una fase di sovrasfruttamento delle risorse del Pianeta.

Secondo quanto riportato dal Global Footprint Network a giugno 2024, “attualmente, l’impronta di carbonio, ovvero le emissioni di carbonio derivanti dalla combustione di combustibili fossili, costituisce il 61% dell’impronta ecologica dell’umanità”3.

Ogni anno il 5 giugno, che è anche la Giornata mondiale dell’Ambiente, Global Footprint Network annuncia la data dell’Earth Overshoot Day dell’anno in corso.

Per determinare la data dell’Earth Overshoot Day, il Global Footprint Network calcola il numero di giorni di quell’anno in cui la biocapacità della Terra è sufficiente a fornire l’impronta ecologica dell’umanità, mentre il resto dell’anno corrisponde all’overshoot globale

L’Earth Overshoot Day si calcola dividendo la biocapacità del pianeta (la quantità di risorse ecologiche che la Terra è in grado di generare quell’anno) per l’impronta ecologica dell’umanità (la domanda dell’umanità per quell’anno) e moltiplicando per il numero di giorni in un anno.

Considerando che il 2024 è un anno bisestile, la formula matematica per il calcolo è la seguente:

(Biocapacità della Terra / Impronta ecologica) x 366 = Giorno del Sovrasfruttamento della Terra

Siamo di fronte a una situazione catastrofica: la deforestazione per ottenere nuove terre agricole e per l’industria del legname, la pesca eccessiva che impoverisce i nostri oceani, e l’urbanizzazione incontrollata che distrugge gli habitat naturali sono solo alcuni degli aspetti devastanti del nostro modello di sviluppo insostenibile, che corrisponde a stili di vita insostenibili

Nonostante la gravità di tutto questo, per il Global Footprint Network, invertire la rotta è ancora possibile. Infatti, come mostrato dal grafico del Network, la tendenza globale è rimasta quasi stabile nell’ultimo decennio.

fonte immagine: www.footprintnetwork.org

Ecco perché – come spiega il comunicato stampa del network – “l’Earth Overshoot Day è un invito a risposte proattive per sconfiggere il disastro con buone decisioni, poiché il sovrasfruttamento dovrà inevitabilmente finire. Sta a noi scegliere il come”.

Recuperare è ancora possibile: alcune soluzioni 

Sapere come poter recuperare progressivamente qualche giorno per evitare di arrivare a metà anno senza più risorse disponibili sarebbe già un passo importante.

È questo uno dei principali obiettivi della sensibilizzazione sull’Overshoot Day: in vista di quest’ultimo, la piattaforma Power of Possibility4 di Global Footprint Network evidenzia i numerosi modi in cui possiamo migliorare la sicurezza delle nostre risorse in cinque aree chiave: pianeta sano, città, energia, cibo e popolazione.

Qualche esempio pratico? Scegliere di trascorrere le vacanze vicino casa, esplorando destinazioni più vicine e riducendo così l’impronta ecologica dei viaggi aerei a fini turistici, potrebbe spostare di un giorno l’Overshoot Day5.

Oppure ancora, la diffusione di “lending libraries”, ossia piccoli depositi per il noleggio di utensili, elettrodomestici, attrezzature sportive e altri beni portatili e durevoli, in altre parole, adottare quando possibile un’economia di condivisione al posto di quella basata sulla proprietà personale, consentirebbe di spostare l’Overshoot Day di 3 giorni6.

Un’impronta ancora più pregnante può essere data dalla creazione su larga scala di Smart Cities (“città intelligenti”). Queste ultime “sfruttano le tecnologie esistenti per edifici, processi industriali e distribuzione di elettricità riducendo la dipendenza dai trasporti ad alta intensità energetica“. Se applicate in tutto il mondo, potrebbero spostare l’Earth Overshoot Day di ben 29 giorni.

Da qui la campagna #MoveTheDate, per spostare il più possibile la fatidica data di overshoot con piccoli e grandi contributi e azioni che la piattaforma  “Power of Possibility” suggerisce.

Misure su larga scala e individuali per ritardare l’Overshoot Day

Anche altre fonti autorevoli, come il World Wildlife Fund (WWF) e l’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC), hanno più volte evidenziato l’urgenza di adottare misure per contrastare queste tendenze di sfruttamento intensivo delle risorse della Terra.

Le loro ricerche8 suggeriscono che, per invertire la rotta, dobbiamo impegnarci in una transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio, promuovendo l’uso di energie rinnovabili come solare ed eolica, migliorando l’efficienza energetica in tutti i settori e proteggendo gli ecosistemi naturali.

L‘agricoltura sostenibile rappresenta un altro elemento chiave. Metodi come l’agricoltura rigenerativa, che mira a migliorare la salute del suolo e la biodiversità, e la permacoltura, che enfatizza la progettazione sostenibile degli ecosistemi agricoli, possono ridurre significativamente l’impatto ambientale del settore agricolo. 

Sempre a livello globale, ridurre lo spreco alimentare è altrettanto cruciale; si stima che circa un terzo del cibo prodotto venga perso o sprecato, un dato allarmante che indica un’opportunità significativa per ottenere un utilizzo più efficiente e responsabile delle risorse alimentari.

Anche sul piano individuale ci sono molte azioni che possiamo intraprendere per contribuire a ritardare l’Overshoot Day. Per citarne solo alcune: adottare una dieta più sostenibile, riducendo il consumo di carne, soprattutto bovina, e preferendo alimenti vegetali, può avere un impatto positivo notevole. Scegliere prodotti locali e stagionali aiuta a ridurre l’impronta ecologica legata al trasporto e alla conservazione degli alimenti. Limitare l’uso di plastica monouso e promuovere il riciclo sono altre azioni concrete che possono fare la differenza. Spostarsi a piedi, in bicicletta, coi mezzi pubblici o con mezzi elettrici. Ridurre il ricorso a nuovi prodotti ricorrendo alle riparazioni e al riuso. Rinunciare a un po’ di comfort riducendo riscaldamento o raffrescamento degli ambienti, in casa e al lavoro.

Tutti questi provvedimenti possono essere presi immediatamente. Se non lo si fa, provare a chiedersi con serietà e responsabilità il motivo.

Il concetto di Overshoot Day non è solo una data sul calendario, ma un potente promemoria della necessità di ricalibrare il nostro rapporto con il pianeta. Ogni anno, la data dell’Overshoot Day ci offre una valutazione tangibile di quanto siamo vicini o lontani dalla sostenibilità del nostro modello di sviluppo. Ritardare questa data richiede un impegno collettivo e globale, non solo da parte dei governi e delle imprese, ma anche e soprattutto, come già accennato, da parte di ogni singolo individuo.

In sintesi, possiamo dire che l’Overshoot Day ci sfida a ripensare e ristrutturare i nostri sistemi di produzione e consumo, quindi le nostre abitudini quotidiane di vita. È un invito a perseguire un futuro in cui viviamo entro i limiti ecologici del nostro pianeta, garantendo che le risorse naturali siano disponibili per le generazioni future. Solo attraverso azioni concrete e una maggiore consapevolezza possiamo sperare di ritardare progressivamente l’Overshoot Day, promuovendo un mondo più sostenibile ed equilibrato per tutti.
E tu, a che punto sei? Scopri come PMI Sostenibile può affiancarti in questo percorso: contattaci ora per saperne di più.

1 https://overshoot.footprintnetwork.org/newsroom/press-release-june-2024-english/

2 https://www.overshootday.org/2024-calculation/

3 https://overshoot.footprintnetwork.org/newsroom/press-release-june-2024-english/

4 https://overshoot.footprintnetwork.org/power-of-possibility/

5 https://overshoot.footprintnetwork.org/portfolio/vacation-closer-to-home/

6 https://overshoot.footprintnetwork.org/portfolio/lending-libraries/

7 https://overshoot.footprintnetwork.org/portfolio/smart-cities/

8 Per citarne due tra le più rilevanti in materia: “Climate change 2023” https://www.ipcc.ch/report/ar6/syr/ e “Living Planet Report 2022” https://www.wwf.it/uploads/WWF-LivingPlanetReport2022.pdf

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