Conservare la biodiversità: il ruolo chiave della sostenibilità nella protezione dell’ecosistema
In questo articolo parliamo di:
- Di cosa parliamo quando parliamo di biodiversità
- Tutela della biodiversità, le iniziative a livello internazionale
- Biodiversità e sostenibilità: un legame molto stretto
Che cos’è oggi la biodiversità? Senza il timore di esagerare, possiamo affermare con certezza che essa rappresenta il tessuto vitale del nostro Pianeta.
Con il termine biodiversità s’intende la varietà di forme di vita presenti sulla Terra, dai microorganismi alle piante, dagli animali ai loro habitat. Nonostante il suo ruolo-chiave, che vedremo in dettaglio più avanti in questo articolo, negli ultimi decenni la biodiversità ha subito una diminuzione drammatica a causa delle attività umane non sostenibili.
La correlazione esistente tra sostenibilità, biodiversità e impatto diretto sugli esseri umani è stata sostenuta e provata da numerosi studi: per citarne uno tra i più recenti, il Connecting Global Priorities: Biodiversity and Human Health1, presentato lo scorso febbraio nell’ambito del 14esimo Congresso Mondiale per la sanità pubblica a Kolkata (India) ha evidenziato come proteggere gli animali, le piante e gli ecosistemi del nostro pianeta equivale a preservare la salute nostra e quella del Pianeta. In particolare, il rapporto spiega come biodiversità e salute siano strettamente legate e abbiano un impatto reciproco, ad esempio sulla qualità dell’acqua e dell’aria, sulla produzione alimentare e la nutrizione e sulla diversità microbica e le malattie non trasmissibili.
Di fatto, l’ecosistema è un complesso equilibrio tra organismi viventi e l’ambiente circostante. La diversità biologica all’interno di un ecosistema svolge una serie di funzioni vitali, come la regolazione del clima, la purificazione dell’aria e dell’acqua, la produzione di cibo e la fornitura di risorse naturali.
Tuttavia, le attività umane, come la deforestazione, l’inquinamento, l’urbanizzazione e il cambiamento climatico, hanno causato una grave perdita di biodiversità in tutto il mondo. La distruzione degli habitat naturali, ad esempio, mette a rischio la sopravvivenza di molte specie animali e vegetali. La scomparsa di una specie può avere effetti a catena sull’intero ecosistema, alterando l’equilibrio ecologico e minacciando la sopravvivenza di altre specie dipendenti.
Quali sono le strategie nazionali ed internazionali attualmente programmate o in fase di realizzazione per la difesa della biodiversità? E in che modo la sostenibilità ambientale la tutela e ne è a sua volta tutelata? Di seguito proveremo a rispondere a queste e ad altre domande simili.
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Di cosa parliamo quando parliamo di biodiversità
La biodiversità è un concetto che abbraccia la straordinaria varietà di forme di vita presenti sulla Terra, dalle microscopiche cellule batteriche alle immense foreste pluviali, dai piccoli insetti ai maestosi animali selvatici. Questa diversità biologica è il cuore pulsante del nostro Pianeta e costituisce un prezioso patrimonio naturale, la cui importanza è fondamentale per la sopravvivenza e il benessere di tutte le forme di vita, compresa quella umana.
L’evoluzione della Terra ha creato un intricato tessuto di relazioni tra gli organismi viventi e l’ambiente in cui vivono. Questo sistema interconnesso è noto come ecosistema, una complessa rete di interazioni ecologiche in cui ogni specie svolge un ruolo unico e importante.
La biodiversità all’interno di un ecosistema è un pilastro che regola e mantiene l’equilibrio dell’ambiente. Indipendentemente dalle sue dimensioni o posizione nella catena alimentare, ognuna delle 1.900.000 specie viventi2 oggi conosciute contribuisce in modo indispensabile al funzionamento armonico dell’ecosistema nel suo complesso. Ne consegue che, anche una piccola alterazione di tale equilibrio può provocare danni a lungo raggio, estendendosi anche sul piano dell’economia mondiale.
Uno degli aspetti più affascinanti della biodiversità è la sua incredibile adattabilità. Nel corso dei millenni, le specie si sono evolute e si sono adattate ai cambiamenti ambientali, dando vita a ecosistemi ricchi e complessi. Questa capacità di adattarsi è stata essenziale per la sopravvivenza della vita sulla Terra di fronte a sfide climatiche, geologiche e ambientali sempre mutevoli.
Nonostante questo, negli ultimi decenni il delicato equilibrio della biodiversità e degli ecosistemi è stato minacciato dall’impatto dell’attività umana. L’espansione dell’urbanizzazione, l’intensificazione dell’agricoltura e dell’allevamento, la deforestazione su larga scala e l’inquinamento dell’aria e dell’acqua hanno messo sotto pressione gli ecosistemi, causando una significativa perdita di biodiversità.
Diversi studi hanno anche dimostrato che la perdita di biodiversità contribuisce all’insicurezza alimentare ed energetica, aumenta la vulnerabilità ai disastri naturali, come inondazioni o tempeste tropicali, diminuisce il livello della salute all’interno della società, riduce la disponibilità e la qualità delle risorse idriche e impoverisce le tradizioni culturali. Colpisce, insomma, il cuore della sostenibilità ambientale e della sostenibilità sociale.
Secondo i dati riportati nel dossier del 2022 “Biodiversità a rischio”3, a cura di Legambiente, “il 20-30% degli ecosistemi terrestri sono degradati. Attualmente, vengono utilizzati in agricoltura e nella produzione alimentare circa 38 specie e 8.800 razze diverse di uccelli e mammiferi domestici. Ma tra il 2000 e il 2018 quasi 150 razze di bestiame sono andate perdute. Più di 580 specie acquatiche utilizzate per la produzione alimentare mondiale provengono dall’acquacoltura: tra queste solo 10 specie rappresentano la metà della produzione totale. Stessa pressione subiscono 9 delle 200 piante usate per la produzione alimentare mondiale, le quali da sole coprono il 66% di tutta la produzione agricola”.
Come accennato subito sopra, tutto questo ha impatto anche sull’economia mondiale: stando al rapporto “The Future of Nature and Business”4 del World Economic Forum (WEF), pubblicato a Gennaio 2020, “un valore economico pari a 44 trilioni di dollari – oltre la metà del PIL totale mondiale – è potenzialmente a rischio a causa della dipendenza delle imprese dalla natura”. Inoltre, secondo il WEF la perdita di biodiversità e il collasso degli ecosistemi rappresentano due tra i più grandi rischi per l’umanità nel prossimo decennio, minando le basi stesse della nostra economia. Più nello specifico, dal 1997 al 2011 il mondo ha già perso annualmente tra 3,5 e 18,5 trilioni di dollari in servizi ecosistemici a causa del solo cambiamento della copertura del suolo.
La perdita di biodiversità rappresenta dunque una sfida globale, poiché minaccia l’ecosistema da cui la vita umana e tutte le altre forme di vita dipendono. L’antropizzazione dei territori, le attività agricole e zootecniche intensive, il consumo di suolo e il cambiamento climatico sono solo alcune delle cause dirette della perdita di biodiversità che stiamo già affrontando.
Tutela della biodiversità, le iniziative a livello internazionale
A livello internazionale, la Convenzione sulla Diversità Biologica (CDB), sottoscritta durante il Summit della Terra a Rio de Janeiro nel 1992, rappresenta il principale accordo internazionale sulla conservazione della biodiversità. La CDB ha l’obiettivo di promuovere l’uso sostenibile delle risorse naturali e la conservazione della biodiversità a livello globale. Ogni parte contraente alla CDB si impegna a elaborare strategie nazionali per la biodiversità e a promuovere la cooperazione internazionale nella conservazione degli ecosistemi.
A proposito di biodiversità, impossibile non ricordare la recente “United Nations Biodiversity Conference”: detta anche COP15, la 15esima Conferenza delle Nazioni Unite sulla biodiversità si è tenuta a Montreal lo scorso dicembre. Il documento più rilevante, sottoscritto in questa occasione dalle 196 Parti partecipanti, è il “Kunming-Montreal Global biodiversity framework”, composto da 23 traguardi (target) e 4 obiettivi tra i quali ricordiamo la promozione del raggiungimento di uno sviluppo sostenibile, a vantaggio delle generazioni presenti e future.
Riconoscendo la sua importanza cruciale per la salute del pianeta e dell’umanità, anche l’Unione Europea ha promosso politiche e misure volte a contrastare la perdita di biodiversità e a promuovere la sostenibilità ambientale. Tra le iniziative più significative, vi è la Strategia dell’UE sulla Biodiversità al 2030, che mira a proteggere e ripristinare gli ecosistemi, adottare pratiche agricole sostenibili, combattere l’inquinamento e aumentare le aree protette. La nuova Strategia sulla biodiversità si pone come obiettivo principale quello di garantire che “entro il 2050 tutti gli ecosistemi del mondo siano ripristinati, resilienti e adeguatamente protetti”, in linea con l’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile e l’Accordo di Parigi sui cambiamenti climatici.
Inoltre, sono stati istituiti diversi accordi internazionali per la protezione di habitat specifici e specie minacciate. Ad esempio, la Convenzione di Ramsar si concentra sulla conservazione delle zone umide di importanza internazionale, mentre la Convenzione sul Commercio Internazionale delle Specie di Fauna e Flora Minacciate di Estinzione (CITES) regola il commercio di specie animali e vegetali a rischio di estinzione.
Al di là degli accordi internazionali, numerosi progetti e programmi sono stati lanciati da organizzazioni non governative, istituzioni scientifiche e comunità locali in tutto il mondo. Queste iniziative si concentrano su attività di ricerca, monitoraggio, educazione ambientale e coinvolgimento della comunità per promuovere la consapevolezza sulla biodiversità e per incoraggiare la partecipazione attiva nella sua conservazione.
Nonostante gli sforzi intrapresi, la protezione della biodiversità rimane una sfida significativa, perché la perdita di habitat e i cambiamenti climatici continuano a minacciare gli ecosistemi. In quest’ottica, diventa essenziale rafforzare la cooperazione internazionale, implementare politiche più ambiziose e incoraggiare il coinvolgimento attivo di tutti gli attori della società per preservare la biodiversità e garantire un futuro sostenibile per il nostro Pianeta. Solo attraverso un impegno collettivo e la sincera volontà di agire, possiamo sperare di invertire il trend della perdita di biodiversità e proteggere l’ecosistema che ci circonda.
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Biodiversità e sostenibilità: un legame molto stretto
Il rapporto tra sostenibilità e tutela della biodiversità è strettamente intrecciato e interdipendente. La sostenibilità rappresenta l’approccio chiave per preservare la diversità biologica e garantire un ambiente sano e prospero per le generazioni presenti e future. La biodiversità è fondamentale per la sostenibilità e ha “un ruolo cruciale nei sistemi umani (produzione di cibo e energia, protezione e sicurezza, difesa della salute, nonché la stessa diretta sopravvivenza della nostra specie)”5.
Preservare la biodiversità significa adottare pratiche sostenibili nell’utilizzo delle risorse naturali. Questo significa evitare l’approccio di sfruttamento eccessivo e irresponsabile delle risorse, che ha portato a una grave perdita di habitat e alla scomparsa di numerose specie animali e vegetali. La gestione sostenibile delle risorse, invece, mira a garantire che siano utilizzate in modo equilibrato, così da soddisfare i bisogni delle generazioni presenti senza compromettere la soddisfazione dei bisogni di quelle future.
Inoltre, la sostenibilità incoraggia la conservazione degli ecosistemi e la creazione di aree protette, contribuendo alla preservazione delle specie e dei loro habitat naturali. Promuove anche l’adozione di pratiche agricole e di pesca sostenibili, che riducono l’impatto negativo sull’ambiente e conservano la biodiversità delle colture e delle specie marine.
Dal punto di vista sociale, la sostenibilità implica anche una maggiore consapevolezza e partecipazione pubblica riguardo alla protezione della biodiversità. Educazione ambientale, sensibilizzazione e coinvolgimento della comunità sono fondamentali per promuovere la conservazione della biodiversità e per promuovere scelte di consumo responsabili.
Infine, la sostenibilità e la tutela della biodiversità sono strettamente collegate alla lotta contro il cambiamento climatico, che rappresenta una minaccia significativa anche per la biodiversità e per gli ecosistemi: riducendo le emissioni di gas serra, adottando energie rinnovabili e riducendo, grazie al sequestro, la quantità di gas climalteranti attualmente in atmosfera, possiamo contribuire a rallentare il fenomeno, fino all’auspicabile raggiungimento di un nuovo equilibrio.
In conclusione, possiamo affermare che la sostenibilità è il pilastro fondamentale per la tutela della biodiversità. Solo attraverso un approccio sostenibile alla gestione delle risorse naturali e degli ecosistemi possiamo sperare di preservare la diversità biologica del nostro pianeta e garantire un futuro più equilibrato per tutte le forme di vita. La conservazione della biodiversità è essenziale per il nostro benessere e per il benessere dell’ecosistema nel suo complesso, e la sostenibilità è la chiave per proteggere e valorizzare questa straordinaria ricchezza naturale.
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1https://www.cbd.int/health/SOK-biodiversity-en.pdf
2Legambiente, Dossier sulla Biodiversità 2022 https://www.legambiente.it/wp-content/uploads/2021/11/dossier-biodiversita%CC%80-2022.pdf
3Legambiente, Dossier sulla Biodiversità 2022 https://www.legambiente.it/wp-content/uploads/2021/11/dossier-biodiversita%CC%80-2022.pdf
4https://www3.weforum.org/docs/WEF_The_Future_Of_Nature_And_Business_2020.pdf
Biodiversità e cambiamenti climatici”, Report WWF Italia, 2015
5https://wwfit.awsassets.panda.org/downloads/report_biodiversita_cambiamenti_climatici6_11_def.pdf