Certificazione B Corp

Da un certo punto di vista l’Italia può considerarsi

B Corp significa miglioramento continuo, sia perché gli standard stabiliti da B Lab sono sempre più incalzanti e ferrei (ne parleremo in seguito), sia perché essere una B Corp richiede impegno, consapevolezza, interdipendenza, responsabilità e impatto positivo. 

Al termine B Corp corrisponde un nuovo movimento globale che si basa su uno strumento che misura in modo standardizzato le performance ambientali e sociali delle aziende, allo stesso modo in cui oggi vengono misurati i risultati economici. 

Quando è di fronte a opzioni che avrebbero implicazioni economiche, sociali e ambientali diverse,  l’azienda B Corp si chiede quale sia la scelta che crea più valore per il mondo e per le persone.

In futuro, le imprese saranno guidate sempre di più da un principio fondamentale comune, che è e sarà sempre quello della creazione di benessere condiviso.

Ed è per questo motivo che, ad oggi, migliaia di aziende in tutto il mondo (tra le quali in prima linea ci sono le B Corp) si stanno attivando per avere uno scopo che vada oltre il profitto e possa generare valore condiviso per tutti i portatori di interesse. Si tratta di aziende “double purpose” che coniugano il profitto a un positivo impatto ambientale e sociale e che si impegnano quotidianamente per perseguire lo sviluppo sostenibile.

Stiamo parlando di aziende for profit a tutti gli effetti! Con l’unica differenza che la creazione di valore condiviso è parte integrante del loro modello di business.

In che modo si può verificare e certificare che un’azienda operi realmente secondo i più alti standard di performance ambientale e sociale?

Il primo step per diventare una B Corp è quello di misurarsi attraverso il B Impact Assessment (BIA). Il BIA è lo standard più utilizzato al mondo per misurare l’impatto di un’azienda e offre un quadro dettagliato e realistico della propria performance sociale, ambientale ed economica, prendendo in considerazione 5 macro aeree:

• Governance
• Comunità
• Persone
• Ambiente
• Clienti

Solo raggiungendo almeno 80 punti (su una scala da 0 a 200); è possibile richiedere la verifica del punteggio che, se confermato, consentirà di ottenere la certificazione.

In caso di punteggio inferiore, il BIA evidenzia le aree di miglioramento su cui intervenire per avvicinarsi all’obiettivo della certificazione.

Oltre 200.000 aziende nel mondo hanno misurato le proprie performance sociali e ambientali attraverso lo strumento BIA e al momento solo 5.000 imprese hanno superato gli 80 punti. Tuttavia, la certificazione B Corp non è un punto di arrivo: rappresenta solo un nuovo inizio di un processo di ricerca del miglioramento continuo, che dovrà essere costante.

Lo strumento del B Impact Assessment, oltre a permettere alle aziende di prendere coscienza del proprio impatto positivo o negativo su tutti gli stakeholder dell’ecosistema, consente loro di individuare azioni concrete per migliorare costantemente la propria performance di sostenibilità.

L’attenzione crescente rivolta al movimento B Corp è testimoniata anche dall’entusiasmo manifestato nell’accogliere la sua espansione da parte di figure di rilievo, come studiosi, analisti, manager, amministratori delegati di aziende e Premi Nobel.

Ecco di seguito 5 pareri significativi sulle B Corp:

“La reciprocità è un principio fondamentale nelle relazioni, che si tratti di amicizia o di affari. Solo grazie a essa una relazione può fiorire. È ora che il mondo del business si renda conto di avere una relazione profonda con la vita sul pianeta e che integri la reciprocità al suo interno. Per la sua sopravvivenza è meglio che ciò avvenga il prima possibile.”

Yeliz Mert, Country Partner Manager B Lab Europe

“Rendere sostenibile il modo in cui ci occupiamo di business, ci permetterà anche di re-immaginare cosa significa “risorsa”, sia in termini umani che materiali, con impatti notevoli su come immaginiamo il nostro futuro qui e nell’intero sistema solare!”

Adrian Fartade, Youtuber, Instagrammer, Influencer

“Alla società del futuro non sarà più permesso organizzare il suo sistema economico contro la natura. Essa ha possibilità di sopravvivere solo se saprà uscire dall’illusione della natura come deposito gratuito di materiali e riconoscere in essa la sede reale della produzione di ogni ricchezza.”

Alex Bellini, Esploratore e Divulgatore Ambientale

“Le B Corp rappresentano uno degli sviluppi più interessanti e concreti del fenomeno del Brand Activism. Aziende che da “responsabili” diventano “attiviste” e non si limitano più a ridurre il proprio impatto negativo sulla società ma si impegnano attivamente per contribuire al cambiamento.”

Riccardo Haupt, Head of Strategy Will Media 

“La transizione dal paradigma socio-economico estrattivo, che si è limitato a consumare risorse naturali e umane, senza reintegrarle, è già in atto: le organizzazioni più sensibili, avanzate e virtuose, tra cui molte aziende familiari italiane che hanno un DNA etico e sostenibile, sono già ispirate a un modello di business rigenerativo, che mette essere umano e pianeta al centro del proprio sviluppo e dello sviluppo economico in generale. L’impresa sostenibile è protagonista di questa transizione: il conflitto che ancora purtroppo molti evocano tra profitto e bene comune non è reale, perché il vero valore dell’azienda è quello di lungo termine, che non può certo ignorare i propri impatti su People, Planet e Community. Il modello B Corp del ‘profitto buono’ è stato ed è il pioniere e l’acceleratore di questo complesso passaggio, ormai inevitabile non solo per il benessere, ma per la sopravvivenza.”

Giovanna Gregori, Executive Director AIDAF (Italian Family Business), Director The Regenerative Society Foundation

Un convinto sostenitore delle B Corp è Robert Shiller, Premio Nobel per l’Economia, il quale afferma come le B Corp sono destinate ad avere performance migliori rispetto alle aziende tradizionali.

Infine, Paul Polman, CEO della Unilever (multinazionale britannica di beni di consumo), ha affermato che le B Corp costituiscono il passaggio verso un’economia sempre più guidata da uno scopo.

L’attenzione al movimento è espressa anche dal mondo finanziario. Il CEO di BlackRock (una delle più grandi società di investimento al mondo) Larry Fink ha affermato che stiamo attraversando un momento cruciale della nostra storia, dove gli individui chiedono alle aziende, quotate e non, che agiscano guidate da una finalità sociale.

Senza questa tipologia di finalità nessuna azienda potrà raggiungere il proprio massimo potenziale. 

Lavorando in maniera responsabile, sostenibile e trasparente e perseguendo uno scopo più alto del solo profitto è possibile ridefinire un nuovo modello di business sostenibile e adeguato ai nostri tempi.

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